Celebrazioni del 4 Novembre

02-11-2018    Condividi   Invia   Stampa

1918 – 2018. Ricorre quest’anno l’anniversario dei 100 anni dal termine della Prima Guerra Mondiale. A seguito della controffensiva sul Piave del Generale Diaz che indusse gli Austriaci alla ritirata, il 29 ottobre  1918 le forze italiane liberarono Vittorio Veneto, raggiungendo Trento e, via mare, Trieste. Con l’entrata in vigore, il 4 Novembre 1918, dell’armistizio di Villa Giusti, l’Impero austro-ungarico proclamò la sua resa.

Doveva essere una guerra per porre fine a tutte le guerre. Quando sul fronte occidentale ne venne decretata la fine, sembrava che dovesse sorgere una nuova era storica nel segno della pace, della democrazia e dei diritti umani, un'era di autodeterminazione delle nazioni e di intesa internazionale. Tuttavia, dopo soli due decenni, l'attacco tedesco alla Polonia scatenò il secondo grande conflitto, con devastazioni più gravi, un numero ancora maggiore di morti e atti di criminalità inimmaginabili.

Oggi, cento anni dopo quell’armistizio, non si tratta solo di ricordare le vittime e le conseguenze di una guerra spaventosa, ma di porre nel dovuto rilievo l'importanza della pace per l'Europa e per il mondo, così come i valori del diritto internazionale universale e della democrazia costituzionale.

A Santa Maria a Monte le celebrazioni si svolgeranno Domenica 4 Novembre: dopo la Santa Messa delle ore 11 presieduta dal Can. Don Bruno Meini nella Chiesa Collegiata, a cui presenzieranno le Autorità, un corteo, a cui prenderà parte anche la Premiata Filarmonica “G. Verdi” di Santa Maria a Monte, attraverserà le vie del borgo fino al Parco della Rimembranza, dopodiché raggiungerà il Monumento di Piazza della Vittoria, ai piedi del quale verrà deposta una corona di alloro in onore dei caduti.

Seguirà un breve intervento del Sindaco Ilaria Parrella, al termine del quale Alessia Giorgetti, Sindaco dei Ragazzi, seguita da due ragazzi delle classi Terze delle Scuole Medie “Carducci”, leggerà riflessioni e pensieri sull’importanza del “fare” memoria di questi eventi.

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