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10-07-2015
Itinerario teatralizzato in compagnia di Castruccio Castracani
Quarta serata per il ciclo di appuntamenti culturali de “I Venerdì in Rocca”, promosso dall’amministrazione comunale di Santa Maria a Monte per l’estate 2015. Questa settimana l’iniziativa prenderà il nome di “Guelfi e Ghibellini” e condurrà il visitatore indietro nel tempo, quando Santa Maria a Monte, “castello molto forte – come testimonia il Villani –, con tre giri di mura e una rocca, ben fornito di vettovaglie”, vide la presenza del più grande capitano del Medioevo: Castruccio Castracani degli Antelminelli.
Tiranno magnanimo, saggio e prudente, Castruccio era crudele verso i suoi rivali, terribile con i suoi nemici, grato con gli amici, giusto con i sudditi.“Niuno - scrisse Niccolò Machiavelli che nel 1520 pubblicò la sua biografia - fu mai più audace a entrare ne' pericoli, né più cauto a uscirne”. Nato a Lucca il 29 marzo 1281 da un’importante famiglia ghibellina, nel 1300 Castruccio Castracani fu cacciato dalla sua città per motivi politici dalla fazione dei Neri e le sue vicende di grande condottiero si intrecciarono, per qualche anno, con le vicende storiche del castello di Santa Maria a Monte. Fu infatti nel 1320 che il borgo si venne a trovare all’interno dello scacchiere del formidabile capitano. Si trattò dell’ennesima sfida lanciata ai fiorentini. In pieno accordo col vescovo di Lucca, Castruccio occupò Santa Maria a Monte, nel Valdarno Inferiore, riconfermandovi sia l'autorità del Comune di Lucca sia quella temporale del vescovato. Ma la signoria di Castruccio sul castello di Santa Maria a Monte durò solo sette anni. Fedele al nuovo imperatore Ludovico il Bavaro, Castruccio, che indirizzò i suoi interessi anche verso Pistoia e Prato, e che inflisse una sonora disfatta ai fiorentini nella battaglia di Altopascio del 1325, subì la reazione della guelfa Firenze, che elesse a signore Carlo d'Angiò duca di Calabria. Fu infatti per ordine di quest’ultimo che, nell’agosto del 1327, approfittando dell’assenza di Castruccio, accampato a Montecarlo, l’esercito fiorentino, composto a detta del Villani da milletrecento cavalieri e ottomila fanti, attaccò il castello di Santa Maria a Monte, che venne conquistato dopo otto giorni di assedio.
E venerdì 10 luglio sarà proprio Castruccio Castracani a narrare le sue gesta belliche, divenute leggenda. Il condottiero lucchese capitanerà “l’esercito dei visitatori”, i quali verranno accompagnati in un itinerario teatralizzato alla scoperta delle storie e delle leggende di Santa Maria a Monte. Sarà un vero e proprio tuffo nel passato tra vicoli, torri e sotterranei nascosti dai quali spunteranno insoliti fantasmi e pellegrini a raccontare la loro esperienza. Il percorso si articolerà inizialmente lungo Via Carducci, con la visita al Museo Casa Carducci. Dopo essere scesi in una delle numerose cavità sotterranee che percorrono il borgo, il tour toccherà l’esterno della Chiesa Collegiata e del Palazzo del Podestà, e andrà alla scoperta delle antiche difese del castello, come la Torre dell’Orologio e la Torre di Castruccio, anticamente sede delle milizie lucchesi. L’itinerario si concluderà sulla Rocca, con la visita alle rovine dell’antica pieve che caratterizzava l’ultimo anello conquistato dai fiorentini nel 1327, ai danni proprio di Castruccio Castracani.
L’appuntamento è fissato a venerdì 10 luglio, alle ore 21:30 davanti al Palazzo Comunale. L’itinerario, adatto per adulti e bambini, è completamente gratuito e non è necessaria la prenotazione. Per qualsiasi informazione in merito all’iniziativa è possibile contattare l’Associazione City Grand Tour, organizzatrice dell’evento, all’indirizzo mail citygrandtour@gmail.com, oppure contattando il numero 3209154975.
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