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USCITA DALL' UNIONE VALDERA

04-03-2015   

“Nel Consiglio comunale del 3 marzo” AFFERMA IL SINDACO ILARIA PARRELLA, “l’Amministrazione porterà la proposta del recesso del Comune di Santa Maria a Monte dall'Unione Valdera. In questo anno e mezzo l’Amministrazione ha condotto un'analisi seria e puntale delle funzioni trasferite all'Unione ed ha partecipato alle varie sedute della giunta dell'Unione dove si è discusso delle prospettive e dell'organizzazione dei vari servizi/funzioni. Abbiamo analizzato seriamente la possibilità di rimanere all'interno dell'Unione con UNA funzione condivisa da tutti i Comuni, per consentire all’Unione, e quindi a tutti i Comuni che ne fanno parte, di accedere a contributi e benefici previsti solo in presenza di una funzione condivisa. Tale funzione non poteva essere la Polizia Municipale in quanto il nostro Comune aveva già scelto l'anno passato di riacquistarne la piena titolarità ed ha già riorganizzato l'intera funzione. Abbiamo valutato l’ipotesi che potesse essere la PROTEZIONE CIVILE, ma quando questa possibilità non è stata accettata dalla Regione Toscana, ci siamo visti costretti a ripensare la nostra permanenza all'interno dell'Unione poiché non esisteva un'altra funzione tale da poter essere condivisa da tutti i Comuni appartenenti all'Unione e a quel punto la nostra permanenza all'interno dell'Unione avrebbe compromesso la possibilità per gli altri Comuni di accedere ai contributi previsti in presenza di almeno UNA funzione condivisa.  Questo fatto, unito alla considerazione delle caratteristiche del nostro Comune, (IL TERRITORIO è molto vasto con oltre 13.000 abitanti ed è posizionato ai margini dell'Unione, lontano da tanti dei Comuni appartenenti all'Unione stessa; LA STRUTTURA della macchina comunale con circa 70 dipendenti, è capace di gestire in forma autonoma i vari servizi) ha portato a ritenere più utile, per tutti, recedere dall'Unione e lavorare sulla possibilità che alcune funzioni/servizi, potrebbero continuare ad essere gestiti in forma associata con l'Unione con lo strumento della CONVENZIONE. Questo per non disperdere il lavoro fatto e per condividere alcuni processi che indubbiamente possono risultare utili al cittadino e quindi anche al Comune di Santa Maria a Monte. Sono sicura che troverò la massima disponibilità tra i colleghi Sindaci degli altri Comuni, qualsiasi argomento dovremmo affrontare, anche se Santa Maria a Monte è fuori dall'Unione Valdera, nel pieno rispetto delle posizioni diverse com’è stato in questo anno e mezzo di permanenza nella giunta dell'Unione. Inoltre, se, come probabile, alcune funzioni saranno gestire dal nostro Comune attraverso le convenzioni, sarà possibile partecipare agli esecutivi e ad altre forme di confronto con i Sindaci dell'Unione”.

“Questa Amministrazione” AFFERMA IL VICESINDACO DEL GRANDE, “ha vinto le elezioni dicendo che la questione se rimanere o no nell'Unione doveva essere approfondita, servizio per servizio e avremmo mantenuto nell'Unione quei servizi che ci sarebbe stato utile mantenere. Furono infatti tolti da subito, la Polizia municipale, il suap e il servizio gare e contratti, altri ne sono stati tolti in seguito, tra cui la gestione del nido. Il settore che attualmente richiede maggiori risorse da parte del nostro Comune è quello socio-educativo, essendo le quote di partecipazione stabilite su parametri che tengono conto del numero degli abitanti che nel caso nostro sono 13.000. Il giudizio dell'Amministrazione, in particolare nei settori educativo e del sociale è sempre stato critico e attento e in questo anno e mezzo abbiamo potuto partecipare ai vari esecutivi di settore dove la voce del Comune di SMM è stata ascoltata in particolar modo sotto la guida del Sindaco Lucia Ciampi responsabile della scuola. Tuttavia il nostro obiettivo è quello di fornire un servizio sempre migliore e vicino al cittadino e sotto diversi profili l'organizzazione della macchina dell'unione NON ci permette di arrivare a raggiungere questo importante scopo. Vedremo nei prossimi mesi di trovare un giusto equilibrio tra le funzioni più utili al cittadino, svolte nella forma associata con gli altri Comuni o da portare avanti da soli.”

 

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